Toponomastica dell'Isola di Pantelleria
Tutti gli abitanti di Pantelleria si chiamano Panteschi.
L'Isola, oltre al capoluogo (Pantelleria), che è sede del palazzo
comunale, dell'ufficio postale, delle banche, dell'ospedale, della
pretura, ha nella sua area molte contrade.
Da alcune di esse gli abitanti derivano la denominazione; pertanto
quelli che abitano a Scauri sono chiamati Scaurioti (in dialetto
Scavurioti), quelli di Rekhali, Rakalioti, di Khamma, Kammioti, di
Tracino, Tracinioti, di Sibà, Sibbaioti (in dialietto Sibbaioti), di
Bugeber, Bugebirioti (in dialetto Bugghievirioti o Buggiburioti), di
Bukkuram, Bukkarioti.
Per quanto riguarda gli abitanti delle altre condrate non si registrano
denominazioni particolari, per cui si parla degli abitanti di
Khaddiuggia, di Khazen, di Grazia ecc.
Denominazioni delle contrade e dei rilievi di Pantelleria
Balata dei Turchi
Dall'arabo Balt=lastra di pietra, Turchi per un tentativo di sbarco
Benicuvedi (in dialetto Bncuvedi)
Contrada della tribù berbera di Quvedi
Benidisè (in dialetto Bbinidisè)
Contrada della tribù dei Diss, originaria dell'Isola di Dierba
Benikulà (in dialetto Bbeniculà)
Contrada della tribù dei Kulà dall'arabo ibn=figlio, Kulà=nome di
famiglia
Beniminnardo (in dialetto Bbeniminnardu)
Contrada della tribù dei Minardi
Beccimursà
Dall'arabo Becci=facciata Marsa=porto, quindi località di fronte al
porto
Benimingallo (in dialetto Benimingallu)
Contrada della tribù berbera di Mingalat
Begeber (in dialetto Buggeviri, Bugghieviri)
Dall'arabo bugeber=pane oppure da abù-giabir=padre del concia ossa
Bue Marino (in dialetto Bommarino)
Trae il nome da Bue Marino, foca che aveva scelto come sede questa
località
Bukkuram (in dialetto Bukkurà)
Dall'arabo Abu Curam=padre generoso, nobile oppure da bu=padre o ricco e
Karm=vigna, quindi luogo ricco di vigne
Cimillia
Dall'arabo gami (pronuncia Giamil) = branco di cammelli, quindi contrada
dei cammelli.
Si ipotizza che fosse chiamata in tal modo perchè qualche arabo
assomigliò alla gomma dei cammelli le cupole dei sesi.
Conitro (in dialetto Cunitru)
Dall'arabo Kuneitra=ponte, contrada del ponte
Dakalè
Anticamente Dakalì, dall'arabo Dahala = pozzo dall'imboccatura stretta o
da Dakla = ingresso o Kaak = vallata fra due catene di monti
Farkhikhalà
Dall'arabo Fark i qual'à = biforcazione della fortezza. Forse nei tempi
dei tempi vi era un fortino.
Firisciakki
Dall'arabo Firsàkh=grossa pietra, contrada dei macigni
Fram (in dialetto Frami)
Dall'arabo Fran=forni, contrada dei forni
Gelfiser
Dall'arabo gebel=montagna e Fizar=fessura, quindi monte delle
fessure
Gelkhamar
Dall'arabo Gelf-hamar=asino scorticato
Gadir
Palude, stagno
Ghirlanda (in dialetto Ghirlanna)
Secondo il Dott. Brignone deriva dalla ghirlanda con cui veniva
incoronato il vincitore di una gara al tempo di Cossyra, secondo il
notaio D'Aietti deriva dal nome Gerlando o dal cognome Giurlanda
Khaddiuggia
Dall'arabo Hadag=melone velenoso, quindi luogo dove nasce spontaneo
il melone velenoso. Secondo il notaio D'Aietti deriva dal nome arabo di
donna, Kadduggia
Khafaro (in dialetto Khafaru)
Dall'arabo hafar=pozzo, fossa
Khaffefi
Dall'arabo Chaffef=venditori di gambiere o dall'arabo Hafaf=pomice,
contrada della pomice
Khaggiàr (in dialetto Khaddiare)
Dall'arabo Hagar=pietra nera, località della pietra nera
Khandakhi (in dialetto Kannaki)
Dall'arabo Handaq=basso, vallone, contrada della fossa
Khamma
Anticamente Khamba, dall'arabo Khannab=canapa, luogo dove si coltiva
la canapa o dall'arabo Hamma, contrada della sorgente calda
Khania
Dall'arabo Hania=vino, contrada delle vigne
Karebi (in dialetto Karebbi)
Dall'arabo Kharab=rovine, contrada delle rovine o luogo incolto
Kharuscia
Dall'arabo Haraschia=luogo roccioso
Khassà (in dialetto ccassà)
Dall'arabo Cassàr=cognome di famiglia vissuta nell'Isola
Khattbuali
Dall'arabo Hatt bu alì=striscia del padre di Alì (è una località marina)
Khazen (in dialetto Ccazzè)
Anticamente Khasen, dall'arabo Wkhazen=immagazzinare, contrada del
magazzino
Khufirà (in dialetto Cufurà)
Dall'arabo Hafar o Hufra = fossa, contrada della fossa
Kuttinar
Via del fuoco per i giacimenti di lava eruttata dal cratere Randazzo
Maggiuluvedi
L'antica Luved, dall'arabo Magil Wadì=cisterna del fiume per i depositi
di acqua dolce. Secondo il notaio D'Aietti il toponimo è stato
storpiato, dovrebbe essere Margiuluvedi, dall'arabo Marg=prato Al=delle
Wadì=fiume, quindi prato del fiume
Margana (in dialetto Marghina)
Dall'arabo Marg=campo
Martingana
Località chiamata così per la roccia sporgente simile alla martingana,
una nave a velatura latina con la poppa uguale alla prua
Masira (in dialetto a Masira)
Dall'arabo Ma'sara=mulino, quindi contrada del mulino
Midiki (in dialetto u Midiki)
Dall'arabo Madiq=passo stretto
Misilli
Dall'arabo Musalla, luogo fuori città per recitare preghiere
Monastero (in dialetto Munastè)
Prende il nome dalla città di Monastir o da un antico monastero
Mueggen (in dialetto Muveggini)
Dall'arabo Muagen=cisterne, contrada delle cisterne
Mugna
Dall'arabo Munya=vasto giardino
Muncilibrisi (in dialetto Muncilibbrisi)
Località tra fosso del gallo e kuddia Mueggen, contrada del monte
Leprese
Mursia
Dall'arabo Marsa, contrada del porto
Naubicibbib (n dialetto Naubbiccibbib) oggi Grazia
La Madonna delle Grazie protettrice della contrada
Nikà
Dall'arabo Nikà=stagno d'acqua, contrada degli stagni d'acqua
Praie
Località a sud del lago, dal latino Plagia, luogo che si estende in
pendio
Rakhali
Dall'arabo Rihali=vento impetuoso o dall'arabo Rahal Li=podere di
Alì, quindi contrada del vento impetuoso o contrada di Alì
Rukia
Dall'arabo RaKyya=pozzo, contrada del pozzo
Salibi (in dialetto Salibbi)
Dall'arabo Saliba=crocevia
Sataria
Così denominata per l'abbondanza del timo che in dialetto si chiama
Satarù
Scauri
dal siciliano Scauru=scalo, luogo di sbarco
Scirafi
Dall'arabo Sciur (r) afa=merlo o Schiarif=luogo alto, contrada della
fortificazione e dei merli
Sciuvechi
Dall'arabo Sauka, luogo ricco di spine
Sibà (in dialetto Sibbà)
Dall'arabo Sabah=mattino, contrada del mattino
Sillumi (in dialetto Ssillumi)
Dall'arabo Sullam=scala
Suvaki
Dall'arabo Suvach=terra molle
Tikhirrikhi
L'antica Tikhirrikhi
Dall'arabo Tariq, Triq=sentiero e Rih=vento, quindi sentiero del vento
Tracino (in dialetto Tracinu)
Dall'arabo Traf=punta
Triqbabini (in dialetto Tricbbabbini)
Denominazione scomparsa di località tra Bugeber e Khamma, dall'araboTariq,
Triq=sentiero e Bab=porta, sentiero della porta
Triqbonsulton (in dialettoTricbbonsurtò)
Dall'arabo Tariq, Triq=sentiero, ben=figlio, sultan=sultano sentiero del
figlio del sultano, oggi contrada Bonsulton
Triqnakhalè
Antica denominazione del Piano Barone (in dialetto U chianu du
Barune)
Località che il Barone Garsia Don Michele ricevette dal Principe di
Pantelleria l'estensione della terra era di 132 ettari
Dall'arabo Tariq, Triq=sentiero e Nakhla=palma, sentiero delle palme
Zighidì
Forse dal nome della tribù Zeghidì
Ziton
Dall'arabo Zaitùn=ulivo, contrada dell'ulivo
Zinedi
Dall'arabo Sanad=salita
Zubebi
Dall'arabo Zebib, contrada dello Zibibbo
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