I gioielli della natura:
Pantelleria, Isola isolata: sembra un gioco di parole ma è proprio così,
perchè è sola nel cuore del mediterraneo.
La natura, però, le fu prodica: le elargì il nero diamantino della
pietra vulcanica, il verde ondegiante delle viti nei margetti e nelle
garche, l'azzurro del cielo e delle acque marine e la dotò anche di
luoghi che ti allontanano dalla quotidianità immergendoti nel luocace
silenzio di altri tempi.
A Cala Levante, dove sorge il sole, dove la prima luce dell'alba si
posa, quasi bacio furtivo d'amante, il faraglione, vigilato dall'arco
dell'elefante. E' questa una scultura naturale che riproduce la testa
d'elefante con la proboscide immersa nel mare.
Non meno bello il Faraglione immagine di fiera pronta a ghermire la
preda.
Museo delle sculture laviche naturali, il Khaggiar, fra cui il Re del
Khaggiar, scultura della natura che riproduce una testa umana.
Rocce di varie forme geometriche formano il Laghetto delle Ondine
alimentato da acque marine.
A Mursia il Corno dell'Alga scende nel mare con uno sperone che ha nel
corso del tempo subito l'azione erosiva del mare si da formare una
galleria, dove una fusione di colori dovuta ai due fasci di luce dei due
sbocchi opposti crea una atmosfera magica tanto da indurre chi è immerso
nell'acqua di questo luogo a chiedersi se si trova sulla terra o in un
mondo offerto dal sogno.
Nella zona di Cimillia - Fram il paesaggio è diverso: non più acque
marine, esplosine di colori, roccia che si tuffa nel mare, ma un'arida,
brulla distesa, dove sculture s'innalzano al celo. La lava vulcanica
raffreddandosi modellò un'aquila con le ali distese, pronta a spiccare
il volo o l'orso che dall'alto guarda il mare e forse ricorda il
naufrago Ulisse che nella grotta di Sateria trovò ristoro e amore. E'
questa una grande, bella grotta, molto suggestiva che la natura donò di
acqua termale (41°) presente anche nel porto di Scauri, al Gadir (41°) a
Nicà (90°) e a Punta San Gaetano.
Il Geologo Pietro Belvisi ha proposito della
manifestazioni idrotermiche così si esprime:
"... nell'Isola di Pantelleria vi sono tutte le manifestazioni
idrotermali usate comunemente in varie terapie, comprendono stufe,
fanghi, acque termali e ipertermali. Molte di queste acque hanno
dimostrato di possedere proprietà quasi miracolose nella cura di artrosi
e reumatismi e anche in alcune affezioni della pelle..."
Le acque termali di Gadir e di Nicà favoriscono l'eliminazione delle
cellule vecchie e stimolano la nascita delle nuove; Sarebbero quindi
delle fonti di giovinezza...
Acque termali sono presenti al Lago di Venere chiamato "U Vagnu", Di
forma ovale visto dall'alto sembra un cuore che palpita in mezzo alle
Kuddie trapuntante da bianche perle: le cupole dei dammusi di bugeber.
In molti punti del Lago si trovano sorgenti di acqua sulfurea (quadareddi)
e fanghi ricchi di sostanze minerali. Nelle sue acque noon vi guizzano
pesci per il contenuto di carbonato potassico che viene depositato nelle
sue basse sponde dove si recavano un tempo le donne a lavare la
biancheria.
Esalazioni di vapore caldissimo nella grotta di Benikulà inducono a
fermarsi al suo ingresso dove il calore è tollerabile. La grotta è una
stufa, un bagno asciutto. Altra stufa si trova a Kazen. Manda vapori
Kuddia Mida, un cono vulcanico ricoperto di pini che si ammira dalla
vetta della Montagna Grande e fumano pure le favare del Colle Fossa del
Rosso. Di esse, regina, la Favara Grande su un altipiano fra la suddetta Fossa e l'estremità sud della vetta della montagna. In questo scenario
sembra che la Favara innalzi alla divinità il suo incenzo, che quasi per
magia, si tramuta in rivoli di acqua, cadenti sulle chiazze di muschio
della pietra arrossata e carbonizzata dal vapore bollente.
La grotta del freddo, a Bukkuram, è una realtà diversa e nello stesso
tempo strana per un' Isola vulcanica. E' volgarmente detta "U pirtusu du
nutaru" perchè si trova nel terreno un tempo proprietà del notaio
Gaetano Valenza, vissuto nella seconda metà dell'ottocento. E' così
denominata per il freddo causato dell' evaporizzazione dell'umidità per
le correnti d'aria che, quanto più sono calde tanto più causano un
maggiore raffreddamento. Alla grotta, che è sotterranea, si accede
attraverso un basso ingresso che si apre in una parete rocciosa per cui
si deve entrare carponi per poi assumere la posizione eretta ed
inoltrarsi per circa 20 metri e non più perchè l'ambiente diventa
stretto.
Per via mare Pantelleria offre naturali bellissimi gioielli di un
paesaggio che affascina: un alternarsi di coste basse, frastagliate,
quasi merletti sul mare, ora alte, a strapiombo che a volte danno posto
a grotte quali quella di Cala Levante, delle Sirene, dei Palombi di
Punta Ciaccazza.
Se con la barca si giunge a Balata dei Turchi da una parte l'immensa
distesa marina, dall'altra, in alto, il verde dei pini, il loro profumo
unito a quello del rosmarino e della lavanda.
La barca và... ed ancora scogli scintillanti al sole e nelle tanche
degradanti alla costa, il verde dei capperi interrotto qua e la dal
fiore variopinto e ancora ti accompagna il mare, ancora l'azzurro delle
sue acque, in cui in ogni affanno s'annega.
La Pietra e l'Uomo...
continua... |